Artista e visual designer. Nel suo percorso artistico e professionale ha ideato e progettato immagini per media e situazioni diverse: dal teatro d’avanguardia ai grandi sistemi multimediali, dalla comunicazione visiva per grandi aziende e istituzioni al mondo della cultura. Oggi, e da oltre 10 anni, si dedica esclusivamente alla ricerca artistica pura. Suoi progetti sono stati selezionati per pubblicazioni ed esposizioni di arte e di design, in Italia e all’estero. Vive e lavora a Roma.
Inizia giovanissima il suo percorso artistico con esperienze di vero e proprio imprinting in differenti situazioni di avanguardia. Mentre ancora frequenta il Liceo Artistico romano di via Ripetta, conosce il Teatro Immagine diretto da Mario Ricci, espressione tra le più significative della sperimentazione teatrale europea degli anni Settanta. Partecipa alla creazione degli “oggetti scenici” per gli spettacoli Re Lear e Moby Dick, rappresentati nelle principali rassegne teatrali in Italia e in Europa (tra cui la Biennale di Venezia nel 1970 e il Festival di Edimburgo nel 1972). Per lo spettacolo Los Angeles '32, presentato alle Olimpiadi di Monaco del 1972, insieme agli altri artisti del gruppo dipinge grandi parallelepipedi mobili, struttura scenica centrale dello spettacolo.
Nel clima di sperimentazione di quegli anni la sua ricerca si concentra sull’immagine come oggetto multi-comunicativo, sfaccettato, capace di parlare con forme, volumi, colori e linguaggi.
Nel 1973, su invito di Renato Mambor, partecipa alla mostra Toys by Artists, alla Galleria People di Torino con due opere da lei create. Nello stesso anno è tra gli artisti che con Umberto Bignardi realizzano le immagini di Implicor, uno dei primi grandi sistemi multimediali di arte e comunicazione audiovisiva, prodotto da Olivetti per la XV Triennale di Milano. A partire da questa esperienza sviluppa il suo interesse per il visual design, che la porta a realizzare progetti di comunicazione visiva sia in ambito sociale e culturale sia per le imprese. Anche in questo percorso Carla Cacianti non abbandona il suo bagaglio artistico che, nel tempo, rimane una fondamentale e costante fonte di ispirazione per il suo lavoro di designer.
Tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta trascorre lunghi periodi all’estero per studio e lavoro, in Europa e in diversi Paesi dell'America Latina. A Montevideo partecipa all’innovativa esperienza Comunidad del Sur e lavora per la omonima casa editrice. All’Università di Quito segue corsi di comunicazione ed è visual Designer nell’agenzia internazionale Zabala. A Stoccolma è direttore artistico di Nordan, casa editrice per l’infanzia.
Libera professionista dalla seconda metà degli anni Ottanta, firma centinaia di progetti. Per la cultura disegna collane editoriali, periodici, poster; per l’industria e le istituzioni progetta sistemi di comunicazione e di immagine. Lavora, tra gli altri, per Alitalia, Gruppo Eni, Confindustria, Coop, Peroni, Camera Moda, Unione Europea.
Negli anni Novanta inizia una collaborazione con Gualtiero Tonna, che successivamente diventa un vero e proprio sodalizio artistico tra il linguaggio visivo e quello della parola.
Parallelamente al lavoro professionale, è docente di Visual Design nei corsi dello IED/Istituto Europeo di Design e in altri Istituti di moda e design.
Dal 1985 al 2015 è Socia professionista Beda/Bureau of European Design Associations e Aiap/Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva. È tra gli orgnizzatori di grandi eventi nazionali, tra cui gli Incontri Aiap 1991 a Roma. Suoi progetti sono stati selezionati per le Settimane del Design (Aiap Community 2004 e 2008), pubblicazioni specializzate e mostre a tema.
Gli anni Novanta sono una fase di passaggio tra i sistemi tradizionali e le nuove tecnologie digitali che modificano su larga scala il campo della comunicazione. Dal 1994 Carla Cacianti e Gualtiero Tonna sono tra i primi visual designer italiani a sviluppare progetti di interfaccia per la comunicazione multimediale interattiva e siti web di rilievo nazionale e internazionale (tra gli altri per: Unione Europea, Ferrovie dello Stato, Conad).
A partire dagli anni Duemila l’accelerazione tecnologica, sempre più intensa, modifica radicalmente e in modo irreversibile la società e, di conseguenza, i modi e le professioni del comunicare. Per Carla Cacianti e Gualtiero Tonna si apre una fase di profonda riflessione critica che dà luogo a nuovi percorsi di ricerca. Un primo risultato è la mostra Identi-kits/La maschera della comunicazione: parole, forme, colori della mutazione (2007) a cui segue la mostra Life-like/Cinema e grafica, profezie e paradossi (2009).
Queste esperienze, nel loro procedere sul confine tra design e arte, portano Carla Cacianti ad una scelta più radicale di libertà espressiva e segnano un definitivo ritorno alla ricerca artistica pura.
La fotografia diventa elemento centrale del suo lavoro, in una prima fase come elaborazione o scomposizione e collage. In seguito il lavoro di ricerca espressiva giunge fino all'intervento di manipolazione plastica delle immagini fotografiche da lei stessa prodotte. Nascono qui i cicli delle opere più recenti, le fotosculture che presenta nelle mostre Ferite (Roma, 2015), Mutazioni (Reggio Emilia, 2018), Identità mutevoli (Roma, 2019), fino all’attuale Eur 42 | 24 (Arles 2024).
(Nella sezione Opere di questo sito è documentato il lavoro dell'artista a partire dal 2007)
Mostre
Personali
Arles | Galerie CirCa | EUR 42 | 24 | 2024
Narni | Auditorium San Domenico | Corpi | 2022
Roma | MACRO/Museo Arte Contemporanea Roma | Identità mutevoli | 2019
Reggio Emilia | Fotografia Europea | Galleria Spazio Aperto | Mutazioni | 2018
Trani | Biblioteca Giovanni Bovio | Volti | 2017
Roma | Centro Luigi Di Sarro | Ferite | 2015
Milano | Galleria Sblu | L’illusione e il Reale (doppia personale) | 2011
Roma | Galleria Èstile | Life-like – Cinema e grafica, profezie e paradossi | 2009
Roma | Sede Unioncamere | Identy-Kits | 2007
Collettive
Riano | Castello Ludovisi/Boncompagni | Shoah, Visioni della memoria | 2023
On-line (Internazionale), Poster for Tomorrow | Woman Life Freedom | 2022
Roma | Centro Luigi Di Sarro | L'inattuale | 2022
Milano | Biblioteca Nazionale Braidense | Oggetto Libro | 2021/2022
Milano | Adi Design Museum | Oggetto Libro | 2021
Roma | Spazio Ograro | Propagazioni | 2019
Milano | Mediateca S. Teresa | Oggetto Libro | 2018
Milano | Casa del Design | Design for Bread | 2015
Milano | Mediateca Santa Teresa | Alimenta la Mente! | 2015
Milano | Spazio Mil | Design Resistente | 2015
Milano | Spazio Oberdan | Rito, costume, paradosso | 2013/2014
Milano | Superstudio | Aquatecture | 2011
Civitanova Marche | Ente Fiera | 150x150x150 | 2011
Gela | Museo Archeologico | Stanze | 2010
Montréal, Toronto, Mumbay, Napoli, Roma, Milano (mostra itinerante) | H2O/Nuovi scenari per la sopravvivenza | 2006/2010
Milano | Galleria Sblu | Ghost Generation | 2008
Firenze | Fortezza da Basso | Manifestinno | 2008
Aosta | Priorato di Sant'Orso | Manifestinno | 2007
Londra | Showroom Arjowiggins | Marche italiane | 1998
Aosta | Hôtel de Ville | Fiera di Sant'Orso | 1991
Roma | Fiera di Roma | Croma/Ufficio | 1987
Roma | Palazzo Taverna | Progettografico | 1986
Roma | Galleria Canova | Colore/Suono | 1985
Milano | Triennale | Implicor (partecipazione) | 1973
Torino | Galleria People | Toys by Artist | 1973